Tra le innumerevoli monete d’oro da collezione o da investimento, legate indissolubilmente a un paese come le 100 corone d’Austria, i 50 pesos messicani o il Krugerrand d’oro sudafricano, un capitolo a parte merita senza dubbio il Marengo d’oro.

Le vicissitudini storiche infatti hanno fatto sì che questa prestigiosa moneta, nata nel cuore dell’Europa e inizialmente coniata dalla Repubblica Subalpina (l’attuale Piemonte) venisse poi adottata in molti altri paesi come la Svizzera, il Belgio e la Francia.

Iniziamo subito questo viaggio. C’è molto da dire infatti su questa moneta. Dalla sua storia ai vari tipi, fino al valore e quotazione del Marengo d’oro, ecco tutto ciò che serve sapere.

 

La storia del Marengo d’oro

 

Il marengo d'oro, detto anche Napoleone, è una moneta d'oro del valore di 20 franchi (20 lire) coniata nel 1801 dalla Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone Bonaparte contro l’arciducato d’Austria a Marengo (l’odierna Spinetta Marengo in provincia di Alessandria) il 14 giugno 1800. L’attribuzione del nome fu giustificata dall’importanza strategica della vittoria. Napoleone Bonaparte infatti guidò le truppe dell’Armata di riserva francese contro i reparti dell’esercito austriaco e la vittoria permise ai francesi di riprendere il controllo di buona parte del nord Italia.

Questo tipo di moneta d’oro fu poi coniata dal 1803 e il 1815; il suo diametro è di 21,5 millimetri, con un peso di 6,45 grammi e un titolo d'oro di 900 millesimi. I primi marenghi portavano l'effigie di Napoleone Bonaparte, in un primo momento come primo console e successivamente come imperatore dei francesi.

All’indomani della caduta di Napoleone la produzione di marenghi d’oro dello stesso tipo continuò e l'utilizzo del nome fu esteso a tutte le monete da 20 franchi d'oro coniate in Francia nel XIX secolo. A seguito dell'istituzione dell'Unione Monetaria Latina, il nome fu esteso anche alle altre monete dell'unione con lo stesso valore, tra le quali le 20 lire italiane. Il nome rimase alle monete auree da 20 franchi (o 20 lire) coniate successivamente da Francia, Belgio, Svizzera, Italia e a monete di simile taglio coniate da altri paesi, cioè quelle monete coniate dai paesi facenti parte della Lega Latina che si impegnavano così a rispettare il valore nominale e il peso della moneta nella loro coniazione. Aderirono in tutto 32 paesi nei quali i marenghi da loro coniati utilizzarono il parametro di riferimento francese che consisteva in monete da 6,45 grammi con un rapporto di valore tra oro ed argento stabilito in 15,5 circa. Persino gli Stati Uniti valutarono l’adesione all’Unione ma il Congresso si dichiarò contrario al rapporto di valore tra oro ed argento.

 

Valore e quotazione del Marengo d’oro: quanto vale oggi e quanto pesa?

 

In termini di valore e quotazione del Marengo d’oro, dovete sapere che siamo di fronte a una delle scelte più popolari per gli investitori alla ricerca della stabilità nel mercato del metallo prezioso. Un vantaggio non trascurabile di questa importante moneta è soprattutto la sua liquidità. Essendo riconosciuta a livello internazionale, è infatti facilmente scambiabile in tutto il mondo. Questa caratteristica la rende un'opzione altamente liquida, che può essere venduta rapidamente in caso di necessità. Inoltre gode di una domanda costante da parte dei collezionisti e ciò aumenta la sua redditività nel tempo.

Dal punto di vista della diversificazione del portafoglio, questa moneta fornisce una copertura contro l'inflazione e l'instabilità economica. Possederne una può offrire protezione dal rischio di inflazione e instabilità finanziaria, oltre a diversificare il portafoglio.

Il peso netto dell'oro puro contenuto in un Marengo d’oro è di 5,80 grammi essendo una moneta del peso lordo di grammi 6,45 oro a titolo 900/1000 (90 percento oro puro, 10 percento rame) e diametro di 21,5 millimetri. Esistono però dei marenghi d’oro "da collezione" di valore molto più elevato, la cui rarità collezionistica supera il valore del contenuto aureo.

Per esempio, sono rari gli esemplari coniati da Vittorio Emanuele II dal 1870 al 1872, il rarissimo 1873 Roma e i 1874/1875. Le annate rare dei marenghi coniati da Umberto I sono 1884, 1889, 1891, 1893, 1897. L’aspetto meno positivo di questi marenghi rari è quello di essere spesso riconiati dai falsari e quindi la maggior parte degli esemplari circolanti sono dei falsi, anche d'epoca.

 

I tipi di Marengo d’oro

 

Come detto, non esiste una sola tipologia di Marengo, ma ne esistono più tipologie adottati da diversi paesi. Ognuna di queste ha caratteristiche diverse e ovviamente storie diverse. Di seguito vediamo brevemente i vari tipi di Marengo: da quello italiano a quello belga, da quello svizzero al francese fino a quello austriaco.

 

Marengo italiano

La coniatura del Marengo Italiano in Italia iniziò nel 1861 successivamente all’unità ed assunse il nome di Marengo, con denominazione 20 lire, successivamente all’adesione dell’Italia all’Unione Monetaria Latina del 1865.

Sul fronte della moneta è raffigurato il busto del Re a sinistra e intorno la leggenda Umberto I Re d’Italia, in basso la data. Sotto il collo, la firma dell’incisore Speranza. Nel rovescio troviamo la rappresentazione dello stemma Sabaudo contornato dal collare dell’Annunziata tra un ramo di quercia (a destra) e un ramo di alloro (a sinistra) e il valore (L. 20). In basso, ad ore sette, il segno di zecca (R); in alto al centro la stella d’Italia.

 

Marengo Belga

Le monete d'oro da 20 Franchi Belgi di Leopoldo II, re del Belgio dal 1865 al 1909, sono i Marengo coniati nel XIX secolo durante il suo regno. Talvolta Leopoldo II è ricordato come il Re Costruttore per i molti edifici commissionati a Bruxelles, Ostenda e Anversa sotto il suo regno. La produzione di questi Marengo Belga è avvenuta tra il 1876 e il 1882. Esistono diverse versioni di queste monete; alcune riportano le iscrizioni in francese, altre in fiammingo.

 

Marengo Svizzero

Il Marengo Svizzero d'oro o Vreneli è stato coniato dalla Zecca Federale Svizzera (Swissmint) dal 1871 al 1949. Il Marengo Svizzero presenta sul dritto il busto di una giovane donna, Vreneli, e sul rovescio lo stemma della Confederazione Svizzera con rami di quercia. Gli esemplari coniati nell’anno 1871 e negli tra gli anni 1883 e 1896 vengono considerate come monete da collezione data la rarità. Il marengo svizzero coniato quindi tra il 1897 ed il 1949 è considerato come moneta di borsa dato che è più comune e facilmente reperibile.

 

Marengo Francese

Il Marengo francese essendo il “fratello maggiore” di tutte le altre monete che traggono il nome da esso è stato il primo ad essere coniato nel 1801 ed è anche quello che presenta più tipologie differenti. Infatti dopo la prima tipologia di marengo Francese che ritraeva Napoleone Bonaparte, tutti i gli imperatori che hanno governato il paese e in alternanza con i periodi repubblicani crearono una moltitudine di varianti.

Sul dritto dei 20 Franchi di Marianna e il Galletto è raffigurato, rivolto verso destra, il ritratto di Marianne. Marianne è un emblema nazionale della Repubblica francese: allegoria di libertà, diritto e ragione, personificazione della dea della libertà. La sua immagine è esposta in molti luoghi pubblici in Francia e tiene un posto d'onore nei municipi e nei tribunali. Nel 1999 l'attrice francese e modella Laetitia Casta è stata scelta dal popolo francese (in un sondaggio nazionale) per essere il nuovo volto Marianne.

Sul retro delle monete si trova l’immagine del Gallo gallico (Coq Gaulois), che rappresenta simbolicamente la storia e la cultura francese fin dal Medioevo. Il Galletto ha svolto un ruolo importante durante la Rivoluzione Francese come immagine di vigilanza rivoluzionaria, di fiducia e fierezza. L’iscrizione presente sul retro della moneta è il motto diventato famoso in tutto il mondo: "Liberté Egalité Fraternitè". Un'altra iscrizione ai piedi delle monete d’oro da 20 Franchi di Marianna e il Galletto è la denominazione di "20 FCS" e l'anno di conio.

 

Marengo austriaco

Il Marengo Austriaco venne coniato a partire dal 1870. Le monete riconiate successivamente al 1900 presenta incisa come data il 1892. Il dritto di questa moneta presenta il profilo dell’imperatore Francesco Giuseppe I che regnò sull’impero Austro Ungarico dal 1848 fino alla prima guerra mondiale. Il rovescio invece presenta la scritta “Imperivm Austriacvm” e l’aquila imperiale austriaca che separa la doppia denominazione di 20 franchi ed 8 fiorini. Come per i marenghi di altri stati il peso è di 6.4516 g, il diametro di 21 mm, il titolo di oro a 900 (21,6 kt) e quindi il contenuto di 5.8064 g.

 

Arrivati al termine di questo affascinante vagabondare nella storia e nelle curiosità del Marengo d’oro, non serve altro per sottolineare l’importanza di questa moneta agli occhi di chi voglia investire o semplicemente collezionarla. Si tratta non solo di una moneta che ha segnato la storia, ma di una moneta che ha saputo travalicare i confini con il suo prestigio e la sua bellezza.

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