Conoscete il motto americano “In God We Trust”? Lo avrete sentito nominare almeno una volta, anche perché negli ultimi anni il motto è “tornato di moda” con la sostituzione quasi giocosa della parola God in favore di altre parole diverse di volta in volta. Di fatto il motto rappresenta un forte sentimento di fiducia e di speranza, ma sapete da dove deriva questa famosa frase?

Per rispondere vi racconteremo la storia del dollaro americano e precisamente della moneta da 20 dollari d’oro americani. Coniata nel 1850 e considerata tra le monete d’oro più belle al mondo, il 20 dollari liberty è uno dei simboli più rappresentativi dell’America. L’appellativo monete Liberty prende il nome dal fronte raffigurante la Libertà che indossa una corona con la dicitura Liberty.

Ma andiamo con ordine, perché c’è molto da raccontare. A partire dalla storia generale del dollaro americano, passando per le caratteristiche e il valore dei 20 dollari fino alla loro storia.

 

La storia e il valore del dollaro americano

Alla fine del XIX secolo, il “regime di terrore“ e le guerre napoleoniche portarono ad un aumento mondiale dei prezzi dell‘oro. Il Mint Act del 2 aprile 1792 fissava il valore dell‘oncia d‘oro a 15:1 rispetto all‘oncia d‘argento; tuttavia la prima moneta d‘oro è stata coniata solo nel 1795.

Gli scambi di prezzo dell‘oro portarono presto a un dislivello delle quotazioni nei diversi paesi. Tale che, nel 1975, l‘oncia d‘oro a Parigi valeva 15.5 once d‘argento (contro 15 negli Stati Uniti) e raggiunse anche il rapporto di 16,25:1 nel 1813.

Tale squilibrio portò gli operatori americani ad acquistare oro negli Stati Uniti per venderlo a Parigi a un prezzo superiore. L‘arbitraggio dell‘oro portò alla fusione del 98% delle monete americane prodotte prima del 1804, anno in cui Thomas Jefferson emanò un ordine presidenziale per sospendere la coniazione dell‘Eagle (10 dollari). Il problema del differenziale di valore tra l‘oro americano ed europeo venne risolto con due atti congressuali (1834 e 1838) che aumentarono il rapporto a 16:1 e diminuirono il titolo d‘oro delle monete in modo che la quantità di oro fino contenuto nelle monete rappresentasse il valore facciale.

Queste misure unite al prezzo dell‘oro contro l‘argento favorirono l‘approvvigionamento continuo di oro alle zecche. La scoperta dei filoni d‘oro in California poi contribuì ad aumentare la produzione. La scoperta della prima miniera d‘oro in California generò una forte inflazione e fornì alle zecche una massa d’oro che non erano in grado di processare utilizzando i tagli previsti.

 

20 dollari americani: caratteristiche, simbolo e eversioni

La moneta d’oro da 20 dollari americani liberty presenta sul dritto il busto di una giovane donna con una corona in testa che rappresenta la Libertà. Le 13 stelle contornanti il bordo rappresentano le 13 colonie originarie degli Stati Uniti d'America. Sul rovescio della moneta trova posto un’aquila con lo scudo americano e la scritta “In God we trust”. Sul bordo superiore si nota la scritta United States of America. Vediamo ora le caratteristiche della moneta nel dettaglio:

  • Diametro: 27 mm
  • Peso Lordo: 16,7185 grammi
  • Lega (carati): 21,6 carati
  • Titolo (millesimi): 0,9000
  • Contenuto di oro puro: 15,046 grammi; 0,4838 oncia troy
  • Anni di conio: 1838-1907
  • Zecca: Stati Uniti (U.S. Mint)

Come per i dieci dollari, ci furono 3 differenti versioni della 20 dollari americana: una prima versione coniata fino al 1866 per necessità di dover apporre il motto, una coniata sino al 1907 e la St. Gaudens. Vediamole una per una.

Double Eagle Liberty no motto (1850-1864)

La prima moneta coniata nel 1950 presentava lo stesso dritto della moneta da 10 dollari senza motto mentre per il rovescio della moneta vennero applicati alcuni cambiamenti all’aquila che apponeva un’ovale di 13 stelle e dei raggi sullo sfondo.

Double Eagle Liberty America with motto (1865-1907)

Il secondo tipo mantenne il dritto invariato mentre sul rovescio venne aggiunto il motto “In God We Trust” ed il valore viene indicato con la scritta Twenty Dollars anziché essere abbreviato con “Twenty D.” come nella tipologia precedente.

Double Eagle America St.Gaudens (1907-1933)

La terza ed ultima versione della moneta è considerata una tra le più belle monete d’oro al mondo. Come per la sua sorella da 10 dollari la coniatura della moneta iniziò nel 1907 (senza l’apposizione del motto che fu inserito l’anno successivo) e terminò definitivamente nel 1933. Il dritto di questa moneta colloca l’immagine della libertà, rappresentata da una donna, che cammina con una fiaccola e un ramo d’ulivo in mano. Sul bordo sono incise 46 stelle a cinque punte che rappresentano gli stati della nazione (gli esemplari coniati successivamente all’entrata di New Mexico ed Arizona nel 1912 presentano 48 stelle).

Il rovescio presenta un’aquila in volo con i raggi di sole alle spalle e sul bordo superiore la legenda United States of America ed il valore sotto la scritta “Twenty Dollars”. Il motto “In God We Trust” è stato inciso sopra il sole nel 1908 dopo il tentativo del presidente Roosevelt, ampiamente criticato dagli americani, di rimuoverlo dalla monetazione americana.

 

La storia dei 20 dollari d’oro americani

Divenuta necessaria, la moneta da 20 dollari ottenne l’autorizzazione ad essere coniata con lo statuto del 3 marzo 1849. La prima moneta d’oro da 20 dollari cominciò a circolare in America nel 1850 e rimase una delle più utilizzate fino al più sanguinolento conflitto sul territorio americano.

La seconda guerra d’indipendenza cambiò profondamente gli equilibri ed i cuori degli americani e, precedentemente all’adozione del secondo design della moneta da 20 dollari, venne resa obbligatoria l’apposizione del motto “In God We Trust” su tutte le monete d’oro ed argento coniate successivamente al 3 marzo 1865. Questo motto venne ritenuto necessario in quanto nessuno a Washington pensava che fosse necessario un intervento divino per risollevare e curare il paese dai danni che la guerra aveva inflitto.

Il secondo tipo della moneta da 20 dollari continuò ad essere coniato sino a quando il presidente Roosevelt incaricò un incisore di creare, secondo alcuni, la più bella moneta al mondo nel 1908. Nel 1933 venne ordinata la fine della coniazione di tutte le monete d’oro americane e la proibizione del possesso di oro (sotto ogni forma: monete, lingotti e certificati aurei) ad eccezione di coloro che necessitavano l’oro per la loro professione come gioiellieri, elettricisti e dentisti.

L’ordine limitava il possesso superiore a 100 dollari (corrispondenti a meno di 5 oncie d’oro del tempo) ed i trasgressori potevano essere multati di una sanzione amministrativa di 10000 dollari (corrispondenti circa a 139.400 dollari nel 2016), con la reclusione a 10 anni di carcere oppure con entrambe.

Nell’agosto del 1971 il presidente Nixon annunciò che gli Stati Uniti avrebbero abbandonato il Gold Standard, ossia che i dollari non sarebbero più stati convertiti ad un valore fisso di oro. L’ordine esecutivo 6102 venne abrogato dal presidente Gerald Ford 4 anni dopo l’abbandono del Gold Standard. Nel 1987 ci fu una reimmissione di 1,2 milioni di dollari in monete da 20 dollari d'oro in quanto venne recuperato il contenuto del relitto della S.S. Central America affondata a causa di una tempesta al largo delle coste del South Carolina nel 1857.

Un viaggio intenso e sorprendente quello intrapreso partendo da una semplice frase, divenuta famosa in tutto il mondo. Un motto che è l’emblema di un paese dalla storia monumentale, inciso su una moneta che oggi come allora continua ad affascinare collezionisti e investitori da tutto il mondo.

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